Solitamente si estraggono dai semi e dai frutti, la materia prima prima si riduce in frantumi e poi si cuoce facendo così uscire la materia grassa.
I procedimenti però si dividono in due:
- Oli e grassi raffinati
- Oli e grassi "pressati a freddo"
Se l'estrazione del grasso o dell'olio viene effettuata a freddo si parla della così detta spremitura a freddo e deve essere indicato anche nell'etichetta del prodotto. Questi sono i più apprezzati perchè mantengono integre le proprietà e le qualità degli acidi grassi insaturi (per capire meglio cosa sono, scarica il mio report GRATIS) che contengono.
Se l'estrazione o la pressione avviene a caldo, gli oli e i grassi devono essere raffinati in un secondo momento. La pressione conferisce un colore torbido e un gusto particolare al prodotto.
La raffinazione consiste nel togliere le mucillagini, gli acidi, nel chiarificare e nel neutralizzare gli odori dell'olio.
Si può ricavare dell'olio anche dal riso, dalle nocciole, dalle mandorle, dai semi di girasole ma anche dalla colza, dal sesamo, dalla soia e molti altri.
Una nota importante da dire è che ogni olio o grasso ha una diversa temperatura di fumo, cosa vuol dire:
ogni olio o grasso che sia, si denatura (si rovina) ad una certa temperatura. Per friggere è quasi sempre meglio usare un olio d'oliva, non per il suo aroma ma bensì per le sue proprietà di arrivare fino a 215°C senza bruciarsi, al contrario un olio di semi vari, brucerà molto presto attorno ai 170°C, creando un fritto unto e poco gustoso.
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